Jamboree 2015

logo Caro lettore, stavolta voglio parlarti del viaggio in Giappone che ho fatto quest’esta  te… Ovviamente tu ti starai chiedendo: “Perché costui vuole parlarmi del suo viaggio in Giappone, ma soprattutto cosa c’entrerà mai con gli scout un posto così lontano?!”
Beh ti posso dire che c’entra… eccome se c’entra!
Questo viaggio mi ha portato a conoscere un sacco di scout provenienti da tutto il mondo, e le loro storie.
La destinazione finale del mio viaggio è stata Kirarama nella prefettura di Yamaguchi al 23° World Scout Jamboree.
jamboree2015 Prima di partire però ho dovuto partecipare a due campetti che servivano ad illustrarmi la cultura del paese ospitante (il Giappone, appunto) e su come comportarmi ad un evento così importante.
Non voglio però dilungarmi troppo sull’aspetto pre-Jamboree, ma voglio illustrarti le tappe del mio viaggio e che cosa ho fatto al 23 WSJ.

Partenza ore 14:00 del 22/07/2015
Luogo: Milano Malpensa
Da qui parte la mia fantastica avventura che mi porterà in Giappone passando per Doha in Qatar, il volo è durato un sacco… circa 21 ore di viaggio, però dopo qualche film e qualche partita ai videogiochi sono finalmente arrivato in Giappone, più precisamente a Osaka all’aeroporto del Kansai.
Da lì io e gli altri ragazzi arrivati lì per il Jamboree ci siamo spostati in treno, direzione Kyoto, tappa intermedia del nostro viaggio.

jamboree_flags24/07/2015
Luogo: Kyoto
Qui ci siamo fermati per tre giorni per fare in modo che noi IST (International Service Team) potessimo incontrare l’affascinante cultura giapponese… Qui secondo me la parola “WA” (tema del Jamboree) che significa armonia, viene molto rappresentata da questa città dove tecnologia e passato si sposano.
Basti pensare che Kyoto è la città dove ha sede la Nintendo, ed è allo stesso tempo la Firenze del Giappone grazie al fatto di essere stata la sede del palazzo imperiale. Trascorsi questi tre giorni all’insegna della scoperta di una cultura completamente diversa il viaggio riparte e questa volta durerà 18 ore estenuanti di autobus: destinazione finale Kirarama.

26/07/2015
Luogo: Kirarama, prefettura di YamaguchiItalianContingent
Eccoci qua finalmente al Jamboree. Dopo esserci registrati come IST abbiamo iniziato due giorni di training che ci avrebbero permesso di svolgere le attività assegnateci prima di partire dalla staff giapponese. Nel mio caso ero stato assegnato al “safety department” che si occupava di far mantenere l’ordine e la calma all’interno del Jamboree: una sorta di vedetta che segnalava i problemi via radio.
Ovviamente facendo questo servizio mi sono anche cuccato i turni di notte, all’inizio non così drammatici, ma verso la fine sono diventati sempre di più un macigno sulla testa perché il turno durava la bellezza di sei ore, e la zona che ci davano da sorvegliare era un sotto campo intero da tenere sotto controllo girandoci dentro per almeno una decina di volte in tutto il turno… Per fortuna però l’ho passato in compagnia, svolgendo il servizio all’interno di una squadra composta da tre svedesi, un inglese e un italiano, collega di turno nonché mio compagno di tenda.
Grazie a loro i turni sono volati in un baleno. Oltre a questo al Jam quando non avevo turni ero solito visitare i vari stand delle nazioni dove ti venivano spiegate la loro cultura, religione ed innovazioni o conoscere persone e le loro storie di vita scout. Capitava anche che mi dedicassi allo swap, cosa molto importante al Jam.
Esso consiste nello scambio di patacchini, fazzolettoni o uniformi. L’aspetto più interessante di questa attività è che dietro ad ogni oggetto scambiato c’è una storia da raccontare.
I giorni passati al campo volavano e piano piano si avvicinava la data della partenza per ritornare a casa, però ad essere sincero sono ripartito da Kirarama con uno spirito diverso, con qualcosa in più che prima non avevo. È difficile da spiegare, è come un’energia che ti hanno donato le persone incontrate lungo il cammino, raccontandoti la loro esperienza scout e di tutti i giorni.

09/08/2015
jambo-siteLuogo: Aeroporto di Fukuoka
Il viaggio sembra ormai finito, invece mi aspettano la bellezza di 31 ore di volo e toccherò non una bensì due città dove farò scalo: la prima sarà Tokio e la seconda Doha per poi atterrare finalmente a Milano Malpensa dove lì mi aspettano i miei familiari e i miei amici.

Per concludere, il Jamboree è stata un’esperienza che mai dimenticherò e che consiglio vivamente; è vero, non l’ho vissuto da partecipante, come IST la differenza è molto ampia, però onestamente è stato come se fossi un partecipante… La cosa che mi ha fatto riflettere molto e che mi ha entusiasmato di più è vedere, anzi dimostrare, che vivere a contatto con altre culture in armonia per due settimane è POSSIBILE.

Matteo Squizzato (Mastino Grintoso)