Fratelli migranti

Ogni sera la notizie che ci provengono dal telegiornale ci pongono dinnanzi ad un roblema che ricorderemo tipico del nostro tempo. Gli esodi di massa che da ogni parte del mondo si muovono verso la nostra Europa già in declino ci interrogano seriamente sul significato dell’essere fratelli in un unico Dio e su come questo si traduca in risposta concreta e consapevole. Possiamo sentirci fratelli in Dio in senso ampio, piuttosto che in Cristo, che nello scautismo; ma ciò che ci renderà tali sarà sempre la capacità che avremo di rinunciare ad un nostro personale beneficio in ragione di un bene che va oltre a noi.
Tutto ciò per promuovere un mondo che più che piacerci sia giusto e che lo sia per tutti. È così nella Chiesa, è così nello scoutismo. Questo andiamo ad affermare con il nostro servizio, non altro. “lo scoutismo è una forma di fratellanza; cioè un movimento che non fa alcun caso, in pratica, a differenza di classe, religione, nazionalità o razza per lo spirito indefinibile che lo pervade, lo spirito del gentiluomo di Dio. Uno scout è amico di tutto il mondo ed un fratello di ogni altro scout. Il modo per avere un amico è di esserlo per qualcuno.” B.P.
Fabio Peruzzo