Curiose avventure nella località sperduta di Bosco Valtravaglia

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Cari lettori rieccoci, siamo la farfalla e la tigre, le vostre racconta storie preferite, e vogliamo narrarvi di quella settimana che si svolge nei mesi estivi, nella quale ti lavi e mangi poco, corri come un dannato e non dimagrisci neanche di un chilo, chiamata anche comunemente campo estivo. Fra corse alle chiese, lezioni di erbologia (approfondiremo più avanti), calcio saponato in principio, divenuto in seguito rugby (la situazione è sfuggita di mano), e momenti strappalacrime dovuti all’ultima sera, il campo estivo a Bosco Valtravaglia è stato memorabile.

Visto che sappiamo che non state più nella pelle di sapere tutti i particolari vediamo di accontentarvi…

Vi siete mai sentiti un tutt’uno con la natura? Avete mai pensato di preparare un’insalata a base di erbe di prato? Lo sapevate che le piante hanno poteri curativi e magici? Ebbene se aveste fatto parte del Reparto Pegaso, ora le risposte vi sarebbero chiare, ma visto che non ne fate parte e siamo particolarmente gentili, risponderemo noi per voi a queste domande. Verso la metà del campo, tre esperte sono venute dove campeggiavamo per farci comprendere il mondo delle piante. L’esperienza ci è servita particolarmente poiché ci ha fatto capire che ogni pianta ha una propria caratteristica che spazia anche nell’inverosimile ad esempio: sei preoccupato che la prof ti interroghi poiché non hai aperto libro? Nessun problema: cospargiti di felce e diventerai invisibile! Però oltre a farci fare due risate e fantasticare, l’attività ci è servita per farci conoscere i benefici di alcune piante che in futuro trovandoci in determinate circostanze potrebbero servirci. Un’altra attività che speriamo diventi una tradizione sono stati i giochi d’acqua, in particolare calcio saponato. L’attività ha dato modo a tutti (soprattutto ai maschi) di svagarsi muniti solo di un telo di plastica del sapone e di una palla. Ecco perché dicono che gli scout si divertono anche con poco! Ovviamente non sono mancati le risate e le canzoni intorno al fuoco, gli estenuanti gioconi notturni senza le torce, incidenti vari per i quali sono state fatte corse sfrenate all’ospedale (ma senza conseguenze, per fortuna!) e le prove di “Mister Campo” che abbiamo deciso di non rivelare per evitare traumi ai lettori più giovani. Volevamo inoltre riservare una parte di questo articolo per un saluto speciale ad una persona che per 3 anni ci ha fatto sorridere, riflettere e, per la maggior parte, far girare i nervi; alla quale però dobbiamo molto e senza il quale oggi non saremmo quello che siamo… chi ha orecchie per intendere intenda.

Un saluto caloroso

Farfalla visionaria,

Tigre meticolosa