Archivio mensile:maggio 2018

Bene e male: una lotta di scelte

Buongiorno a tutti. Sono Carmela e, ormai, è una mia abitudine scrivere su questo bellissimo giornalino. Scrivo molto spesso e trovo sempre i temi molto interessanti e comuni, ma questa volta, inizialmente, non sapevo bene cosa dire… Ma eccomi qua, a scrivere sul Tuttoscout, nonostante questo tema dal nome sconosciuto, ma dall’uso molto frequente: il discernimento.
Discernimento… Non ci capita spesso di sentire questa parola… Eppure esprime un concetto così comune: significa, infatti, scegliere un determinato comportamento da assumere. È quindi la capacità di scegliere. Ed il dover scegliere ci capita spessissimo nella nostra vita, se non ogni giorno.
A partire dal scegliersi i vestiti, ad arrivare allo scegliere che attività fare quest’anno, facciamo ogni giorno delle scelte più o meno importanti.
Spesso si mettono a confronto le due forze più comuni: il bene ed il male, le forze che, come si suol dire, muovono l’umanità… Questo concetto è difficile da capire, perché, come si studia a scuola, il concetto assoluto non esiste, è tutto un concetto relativo. Infatti il bene ed il male sono concetti soggettivi: quello che per me è bene non è detto che sia bene anche per te. Faccio un esempio: per il ladro è bene rubare, ma per la vittima, è male essere stati privati di un proprio bene. Un altro esempio, ispirato a quello che è successo il 13 novembre 2015, è quello dei terroristi. In quella data, infatti, ci furono diversi attentati a Parigi, e la sparatoria più violenta fu quella presso il teatro Bataclan, causa di 90 vittime. Questo perché i terroristi hanno idee diverse dalle nostre. Secondo l’ISIS, infatti, è bene uccidere in nome di Allah, il loro Dio. Noi consideriamo, ovviamente, questa cosa come male verso delle persone.
Questi esempi ci fanno capire che il bene ed il male sono e saranno sempre in lotta fra loro, così come ogni persona ha le proprie idee.
In ogni caso voglio che voi sappiate che solo voi potete scegliere quale è il vostro bene e quale il vostro male, perché ognuno è padrone di se stesso e nel mondo non esistono e non devono esistere burattini.
Voglio ricordarvi, inoltre, che ciò che divide il bene dal male è un filo talmente sottile che risulta quasi invisibile. E, purtroppo, a volte quel filo si spezza tra le tue mani mischiando il bene e il male in un mistero che ti confonde. È proprio allora che devi cominciare a ragionare e a usare il tuo buon senso, per capire cosa è o no bene fare.
Spesso ci capita di trovarci di fronte a scelte difficili, che non riusciamo a fare istantaneamente. E non tutti siamo capaci di scegliere senza rammaricarci poi sulla scelta fatta. Proprio per questo vi ripeto una frase che mi è molto piaciuta: “Un uomo non va giudicato tanto dalle scelte giuste o sbagliate, ma dalla capacità di capire e rimediare ai suoi errori.” Questa frase è molto bella e ci deve insegnare a non giudicare una persona dalle scelte che fa, ma dal modo in cui vuole e si impegna a rimediare ai suoi errori.
Spero di non avervi annoiati, ma di avervi fatto capire che il saper scegliere è una capacità molto importante. Al prossimo tuttoscout!

Canarino Stravagante
-Carmela Scida

Una grande camminata

Domenica 3 dicembre, il Reparto Pegaso (del gruppo scout Busto 3 di Busto Arsizio) si è ritrovato alle ore 8:00 in stazione fs per una nuova e bella attività, però la sfortuna non poteva mancare perché il treno è arrivato con un ritardo di quindici minuti, quindi hanno dovuto saltare la messa dell’ora prevista e andare a quella dopo e questo gli ha tolto un po’ di tempo sull’attività organizzata. Mentre aspettavano l’inizio della messa, hanno giocato a diversi giochi scout (pistolero ecc.) fino all’inizio della messa. Una volta terminata hanno preso l’autobus diretto al Sacro Monte e tutti pensavano che si doveva andare a fare la salita (che nessuno voleva fare perché si faceva già alla domenica delle palme). Però alla fine sono scesi
qualche fermata prima del capolinea. Però dopo essere scesi gli è toccato un’altra camminata lunga quasi tre chilometri e durante il tragitto si sono fermati per fare una sosta ma anche per incominciare l’attività prevista cioè: ognuno doveva portare un oggetto che rappresenti una cosa che gli piace fare e una volta fermati ognuno ha scambiato l’oggetto con una persona di cui si può fidare e per il resto della camminata ognuno doveva chiedere ad almeno cinque persone il perché aveva portato quell’oggetto. Una volta arrivati a destinazione (sul monte “Chiusarella” a Varese) si sono fermati in uno spiazzo da cui si vedeva il lago di Varese e si sono messi a mangiare. Dopo la siesta ormai non c’era più tempo per giocare al giocone che avevano preparato i capi per colpa del treno che era arrivato in ritardo, quindi hanno camminato fino alla fermata dell’autobus sono tornati in stazione e mentre aspettavano il treno hanno concluso l’attività cioè che ognuno doveva scrivere le passioni che gli hanno detto le persone a cui l’hanno chiesto e scriverle su un foglio e riconsegnarlo ai capi. In questa attività il Reparto Pegaso ha praticamente solo camminato, è stato stancante ma alla fine non dispiace fare delle lunghe passeggiate soprattutto se si è in reparto.
Una volta arrivati hanno concluso l’attività fuori dalla stazione e la loro giornata finisce qui.

Attività all’aeroporto

Domenica 12 novembre, noi, Reparto Pegaso alle ore 9:00 ci siamo ritrovati in stazione nord di Busto Arsizio pronti per una nuova bellissima attività. Dopo essere scesi dal treno a Castano Primo, ci siamo incamminati verso la chiesa per la messa. Dopo ci siamo nuovamente incamminati… Abbiamo camminato e camminato… fino a che tutti erano molto stanchi e dopo un po’ siamo riusciti a trovare uno spiazzo in una strada in mezzo a due dighe, abbiamo mangiato lì. Dopo la siesta i capi ci hanno chiesto di fare un video, quindi per squadriglia dovevamo interpretare dei personaggi e noi Albatros abbiamo fatto delle interviste con i parenti dei piloti di un aereo che era esploso (meglio dire distrutto) su un aeroporto e quindi abbiamo fatto una specie di telegiornale in cui parlavamo di questa cosa (però scherzavamo perché dovevamo far ridere il più possibile i capi). Dopo siamo ritornati alla stazione percorrendo un percorso diverso e più corto rispetto a quello dell’andata. Una volta arrivati in stazione abbiamo ripreso il treno e siamo tornati a Busto Arsizio. Questa attivita l’ho chiamata così perché nel posto in cui siamo andati c’è l’aeroporto che si utilizzava prima della creazione di quello di Malpensa e al giorno d’oggi è un aeroporto abbandonato che non si utilizza più ormai da tanti anni. Tornando all’attività, devo dire che è stata (escludendo il posto che mi è piaciuto meno) molto bella e spero di fare attività del genere in futuro.
-Alessandro Branda, sq. Albatros

Campo invernale

Busto Arsizio 5 gennaio 2018
Primo giorno:
Martedì 2 gennaio 2018, il Reparto pegaso si è ritrovato nella propria sede scout (Busto Arsizio) per iniziare il campo invernale, si incamminarono verso la stazione e presero il treno. Una volta scesi (a Lonate Pozzolo), si sono incamminati, verso il posto dove hanno svolto… e dopo una lunghissima camminata (esattamente 3.6km h3:30 di cammino), arrivarono alla casa scout di Oleggio, erano tutti stravolti, quindi mangiarono i panini che ognuno si era portato da casa, focaccia e pizza offerti da genitori e da qualcuno di loro, deposero gli zaini e si prepararono per la prima attività del campo:
Visto che il tema era Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, bisognava creare uno scudo di squadriglia e praticamente tutte fecero uno scudo simile a quelli che usavano gli antichi romani tranne gli Albatros che sono rimasti “fedeli” al proprio stemma e quindi presentarono al reparto uno scudo a forma del loro simbolo. Alla fine del gioco dopo essersi riposati un po’ si sono recati in refettorio per cenare. Poi in una sala hanno festeggiato insieme a dei fedeli di Re Artù facendo dei giochi molto belli. A fine giochi erano tutti molto stanchi e sono andati a dormire.
Secondo giorno:
Il secondo giorno si apre con la sveglia alle 8:00 poi seguita dalla colazione e dall’issa bandiera (effettuata dagli albatros; i migliori). E si va ai giochi organizzati dai capi squadriglia (anche questi molto belli).
Il primo era la classica corsa dei sacchi, il secondo scherma (non quella reale) che consisteva nel bucare il foglio di carta velina con un bastoncino di legno, nel terzo gioco, la lotta dei cavalli uno doveva stare sopra un proprio compagno di squadriglia che doveva stare in ginocchio, infine il quarto gioco, la “battaglia rap” in cui ogni squadriglia doveva scrivere una piccola canzone con tre parole medievali date da un capo. Finiti i giochi sono andati tutti a mangiare. Dopo la siesta il capo squadriglia degli albatros ha organizzato due attività: la prima era un percorso dove per prima cosa si doveva dare due pugni e un calcio a Re Artù (senza colpirlo ovviamente), poi bisognava arrampicarsi su un albero, toccare un fazzolettone, saltare giù, lanciare un picchetto e beccare il foglio di carta velina, poi bisognava fare un percorso camminando su dei sassi senza toccare terra e fare uno scatto verso la propria squadriglia, nel secondo gioco due squadriglieri dovevano cercarne uno di un’altra squadriglia in mezzo al cerchio. Finito tutto hanno fatto un’attività di catechesi e una volta finita, si sono recati in refettorio per mangiare. Una volta finito arriva il gioco serale che consisteva nel procurare le spade per sfidare il drago che aveva rapito Re Artù e funzionava così: ogni squadriglia doveva andare dalla strega che dava indicazioni per andare dal minatore che a sua volta tramite una prova dava le indicazioni per andare dalla persona che faceva una piccola spada e dopo bisognava guadagnare dieci punti onore giocando alla lotta dei pollici contro le altre squadriglie e andare dalla ninfa azzurrina che consegnava la vera spada che serviva per sfidare il drago. Dopo hanno vegliato tutti insieme e alla fine quelli del primo anno si sono fermati tutti insieme e degli ex capi gli hanno offerto un morso a testa di panino con dentro l’nduja (alla fine i maschi sono stati sfamati). Poi siamo andati tutti a dormire.

Terzo giorno:
Terzo giorno che incomincia con la colazione seguita dal giocone finale che consisteva nel salvare Re Artù, in pratica dovevano risolvere una specie di anagramma con delle lettere scritte a caso su un cartoncino giallo e da lì dovevano trovare le indicazioni per trovare il drago e liberare il re. Finito il gioco sono andati a mangiare, poi di pomeriggio hanno svolto il consiglio della legge in cui tutti presentano le proprie mete e impegni, durò quasi cinque ore. Una volta terminato andarono tutti a cenare. E poi arriva il momento più importante per i primini, ovvero pronunciare la promessa e alcuni leggi scout per guadagnarsi il vero fazzolettone (quello blu e viola). Dopo sono andati tutti a dormire.

Quarto e ultimo giorno:
L’ultimo giorno il reparto si svegliò molto prima rispetto agli altri giorni (esattamente alle 6:00), perché dovevano sistemare gli zaini e caricarli nel furgone di un loro capo, pulire la casa e fare colazione. Una volta fatto tutto questo sono partiti, hanno preso il pullman fino al Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa, hanno preso il treno, sono scesi a Busto Arsizio e a piedi sono tornati in sede e hanno terminato qui il loro campo invernale.
-Alessandro Branda,
squadriglia Albatros

Bim-bum Sette giorni di route di strada

Senza il letto per riposare
Bim bum Bim bum Bim bum…
Bim bum Bim bum Bim bum…

E domani si sale al campo,
Fratellino non farti aspettar!
Bim bum Bim bum Bim bum…
Bim bum Bim bum Bim bum…

Ho lasciato la mamma mia,
l’ho lasciata per fare lo scout,
Bim bum Bim bum Bim bum…
Bim bum Bim bum Bim bum…
E anche se si va d’inverno
Pantaloncini ci tocca indossar,
Bim bum Bim bum Bim bum…
Bim bum Bim bum Bim bum…

Dentro il bosco c’è un sentiero,
il sentiero di noi boy-scout,
Bim bum Bim bum Bim bum…
Bim bum Bim bum Bim bum…

Sentiero di noi boy-scout,
una tenda ci voglio piantar!
Bim bum Bim bum Bim bum…
Bim bum Bim bum Bim bum…

Geco Coinvolgente,
sulle note di “Ta-pum”

Una attività a sorpresa

Bene, ecco a voi colibrì la busta, prendete righello, goniometro, eee…
Trovate il vostro punto di arrivo, la nostra meta era il parco della Valle del Boia a Cavaria, (ah la busta ci è stata consegnata dopo essere scesi dal treno), dove casualmente abbiamo incontrato il reparto Orione. Ci siamo presentati dicendo i nostri nomi e dopo ci siamo scarpati (cioè tolti le scarpe a vicenda) per creare le squadre. Il gioco consisteva nel togliersi le scarpe e creare la squadra, però non con calma ma usando la forza! Dopo aver creato le squadre, i capi ci hanno lasciato 15 minuti per creare un urlo che rappresentasse la squadra, dopodiché finalmente abbiamo mangiato. Dopo un po’ di siesta abbiamo iniziato il gioco vero e proprio, che consisteva nel fare almeno 5 prove. Una prova che mi è piaciuta tantissimo e stata quella in cui si doveva slegare un grande a cui erano legati dei fischietti che sbattevano fra di loro, solo che i fischietti che c’erano non si dovevano muovere e tutto ciò in 3 minuti. È stato un buon modo ci creare un po’ di leadership.
L’attività è stata molto divertente e piena di sorprese!

-Civetta perseverante klaudia

Una dolce uscita
Una dolce domenica mattina
La Sq Colibri di prepara
E verso le 8.45 sale in banchina
In direzione Varese sta andando
E l’energia sta preparando,
per andare a messa e pregare
e dopo iniziare ad alienare
dolcetti e leccornie hanno preparato
per far saziare il vostro palato
dopo aver venduto
la giornata si son godute
e le battute si son bevute
e una bella giornata hanno passato
e con gioia son tornate
a Busto Arsizio sane e salve

-Civetta perseverante klaudia