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Una magica trasformazione

Ciao sono Elena Venegoni, e oggi vi voglio raccontare la mia esperienza al campo.
Il campo mi è piaciuto tanto perché era qui vicino, questo ha permesso a tutti i capi di esserci nonostante lavorassero.
La casa dal fuori non mi ispirava, ma dal dentro era spaziosa, pulita e accogliente; il posto mi piaceva ma era pieno di zanzare che ci hanno lasciato delle belle punture. Del campo mi ricordo la storia della vita su San Francesco, il personaggio che mi ha colpito di più è stato il brigante, che da cattivo grazie a San Francesco è diventato buono. Poi mi ricordo la sera in cui le C. d. A. sono andate a dormire in tenda. La cosa m ha reso triste perché a breve passeranno in reparto, già sono rimasta male quando Vittoria (una cocci) è tornata per sempre in Ecuador. Il giorno dopo siamo andati in gita alla Palude Brabbia, non pensavo di camminare così tanto, è stato molto faticoso, ben 18 chilometri (ma ne è valsa la pena perché abbiamo visto farfalle variopinte, uccelli da una torretta e un fiume che attraversava la valle)! Una serata c’è stato San Scemo dove tutte noi abbiamo ballato e cantato. Io ho ballato “vorrei ma non posto” con Birtukan e Martina e siamo arrivate 2° poi con Margherita e Beatrice abbiamo ballato “Chandelier di Sia” e sempre con Birtukan ho cantato “Roma Bankok” e siamo arrivate 6°.
Il campo è stato basato su “Harry Potter” e l’ultimo giorno c’è stata la grande magia: siamo andate a letto coccinelle e al mattino ci siamo svegliate lupette. All’inizio del campo le più grandi già sapevano che ci saremmo trasformate in lupette però non sapevamo come si sarebbe svolta la cosa ma ci siamo messe d’accordo per non dire niente ai capi. A me all’inizio l’idea della trasformazione non mi è proprio piaciuta, ma poi ho pensato che l’esperienza da coccinelle è stata bellissima e quella da lupetta sarà certamente uguale. Questa è stata la mia esperienza al campo.
Ciao a tutti

Elena

È stata un’esperienza davvero bella!

09
Un giorno siamo andati a Olgiate Olona nell’oratorio della parrocchia del Gerbone.
Abbiamo giocato.
poi ci siamo seduti e abbiamo ascoltato la storia di un racconto della giungla.
Dopo è arrivato un animale della storia.
Noi dovevamo scappare ma nello stesso tempo dovevamo provare a togliergli i fazzolettini che erano attaccati alla cintura.
Però lei poteva mordere dando un pizzicotto.
Quando ci prendeva dovevamo correre da due capi che ci curavano.
È stata un’esperienza davvero bella!
Con questo branco mi trovo davvero bene.

Sebastian Valentini