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VOLONTARIATO – Cesvov Intervista a Maurizio Ampollini, direttore del Csv Insubria

Maurizio AmpolliniQuando, come e perché è nato il Cesvov?
Il Cesvov (Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Varese) è nato nel 1997 in attuazione della Legge quadro sul volontariato (266/91), che prevedeva, tra le altre cose, la nascita di Centri che supportassero il volontariato. Dallo scorso anno c’è però una nuova normativa che regola il terzo settore, e alcune cose sono cambiate e stanno cambiando anche per i Centri di Servizio.
Sul nostro territorio, ad esempio, si è fatta la scelta di unificare i Centri di Varese e Como: motivo per cui oggi siamo diventati il Centro di Servizio per il Volontariato dell’Insubria, ovvero Csv Insubria. Dal punto di vista formale e della governance Centri di Servizio sono associazioni di associazioni che, attraverso meccanismi complessi – che prevedono uno stretto controllo – ricevono i fondi per poter erogare i loro servizi dalle Fondazioni di origine bancaria, nel nostro caso in Lombardia principalmente dalla Fondazione Cariplo. Vi ricordo che il Centro di Servizio di Varese fa anche parte della rete dei Centri di Servizio della Lombardia (Csv Net Lombardia) e della rete nazionale Csv Net, questo per dire che realtà come la nostra sono presenti in tutta Italia.

Di cosa si occupa nella pratica?
Il Centro di Servizio per il Volontariato ha avuto come compito quello di supportare le associazioni di volontariato con servizi gratuiti di consulenza amministrativa e contabile, di formazione, di informazione e documentazione. Inoltre, tra le attività svolte, vi è sempre stata quella della promozione del volontariato sul territorio. Nel Varesotto questi servizi sono sempre stati estesi anche alle associazioni di promozione sociale, prima in base a specifici accordi con la Provincia di Varese e in un secondo momento prevedendo per questi soggetti delle tariffe. Oggi la nuova legge amplia il numero di soggetti a cui ci rivolgiamo: siamo, infatti, al servizio di tutti gli enti del terzo settore nei quali operino dei volontari. Inoltre, non siamo più semplici erogatori di servizi, ma svolgiamo sempre più un ruolo di accompagnamento al volontariato nella lettura dei bisogni del territorio.

Quante e che tipo di associazioni raccoglie?
Come già detto il Csv è una associazione di associazioni: oggi il Csv Insubria conta 168 soci: essere socio significa poter partecipare alla vita dell’associazione, come succede in qualsiasi associazione. Differente è il discorso dei servizi erogati: la legge dice che essi sono rivolti gratuitamente a tutti i volontari, indipendentemente dal tipo di ente di terzo settore in cui essi operino. Per questo il numero di associazioni a cui ci rivolgiamo è decisamente più ampio.

Qual è la risposta del territorio ad un’istituzione come la vostra?
Con il territorio abbiamo sempre avuto un rapporto molto positivo e di collaborazione soprattutto per quanto riguarda le collaborazioni con i Comuni per i Piani di zona, ma anche con le scuole e le Università del territorio non sono mancate occasioni di collaborazione.

Quale contributo può dare un normale cittadino al vostro operato?
Più che altro siamo noi che possiamo dare un contributo ai cittadini: tra i soggetti a cui ci rivolgiamo, infatti, ci sono anche i “potenziali volontari”, ovvero coloro i quali non sono ancora attivi, ma vorrebbero fare volontariato. Abbiamo diverse attività di promozione del volontariato: per i giovani, ad esempio, siamo un punto di riferimento per i progetti di volontariato europeo (Sve) che permettono di fare esperienze di volontariato all’estero, ma anche di Servizio Civile Nazionale. Attraverso una bacheca on line diamo inoltre la possibilità di conoscere le opportunità di volontariato sul nostro territorio.
Cosa deve fare un’associazione per legarsi a voi?
Come detto diventare soci del Csv Insubria è una scelta che deriva dal voler aderire alla vita stessa del Centro e il nostro regolamento detta i passi da fare per una adesione formale di questo tipo. Diverso è il voler usufruire dei servizi o semplicemente restare informati sulle novità e sulle nostre proposte: in questo caso è sufficiente consultare il nostro sito, iscriversi alla nostra newsletter o seguirci sui social.

Al di fuori dell’intervista, un’iniziativa che ci viene segnalata è premio “Giovani nel Volontariato” che mette sul podio tre ragazzi che hanno tra i 16 e i 25 anni, in un simbolico passaggio di testimone tra vecchie e nuove leve. Al premio giovani nel volontariato possono essere candidati sia singoli ragazzi che gruppi.
L’obiettivo del premio è quello di raccontare storie che siano esempio per tutti, ma anche di avere un giorno in cui dire grazie a tutti i volontari che operano nella quotidianità, affiancando spesso le istituzioni che operano nel sociale. Per questo motivo da alcuni anni si è scelto di coinvolgere nella premiazione anche i sindaci dei Comuni di residenza dei volontari stessi: la cerimonia di premiazione si terrà nel mese di maggio.

Riferimenti
Sito: www.cesvov.it
Tel. 0332.237757
Facebook: https://www.facebook.com/cesvov. varese/