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Cosa avrebbe fatto Gesù?

San Paolo, scrivendo alla comunità di Filippi, diceva: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù”.
Anzi, più precisamente:
Rendete piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù

Vedete, quella che B.-P. proponeva ai suoi scout non è una domanda retorica, un appello a un indistinto buonismo, un generico “fate i bravi”. Ci invita, piuttosto, a renderci conto che l’insegnamento di Gesù è concreto, che la nostra vita è chiamata a confrontarsi con la sua nelle scelte quotidiane.
Mi piace che Paolo parli dei sentimenti di Gesù perché ci ricorda che non si tratta soprattutto di fare delle cose, quanto piuttosto di portare nella mente e nel cuore il dono d’amore di cui Gesù ci ha fatto destinatari.

Abbiamo anche davanti due luminosi esempi di come sia possibile mettere in pratica questa cosa, e di come il confronto con Gesù non ci carichi tanto di pesi e di impegni quanto di gioia e di entusiasmo.
Il primo è B.-P., il secondo è don Bosco: due uomini semplici che, portando nella loro vita questa domanda hanno costruito grandi storie ma soprattutto hanno portato a molti il sorriso di Dio. Come può fare ciascuno di noi.

don Matteo

Fantasia anno 0

Ciao a tutti, cari amici ed amiche, e benvenuti ancora una volta nella nostra rubrica di Generazione X.
In vista della mia imminente Partenza, i miei capi Clan mi hanno consigliato di leggere “La strada verso il successo” scritto nientemeno che da Baden-Powell. Una lettura che, se mi è permesso, consiglio vivamente a tutti; non solo il nostro caro B.-P. riesce ad immaginarsi situazioni che descrivono con grande precisione ciò che deve affrontare un giovane ragazzo (o ragazza) in quel difficile momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, ma dispensa anche una buona quantità di ottimi consigli, mai banali e sempre basati sulla sua stessa esperienza di vita.

Tra i vari consigli ce n’è uno particolarmente anglosassone che suggerisce di pensare, prima di agire, a cosa farebbe Gesù se si trovasse al nostro posto.
Questa suona come un’idea particolarmente buona se si tiene in conto quanto Gesù sia sempre stato capace di reagire alle situazioni con tranquillità e saggezza, anziché lasciarsi controllare da emozioni particolarmente umane quali la rabbia o il rancore.
Ad esempio quando i suoi apostoli lo deludevano, non comprendendo i suoi insegnamenti, lui li rimproverava docilmente e subito si rispiegava; quando i farisei gli urlavano in strada che era un bestemmiatore, lui si limitava a rispondere con frasi brevi e concise, spiegando le sue azioni; quando scoprì i mercanti a cambiare denaro nel tempio, si è arrabbiato tantissimo ed ha incominciato a ribaltare i loro tavoli spargendone il contenuto per terr…
[Rumore di puntina che slitta sul disco]
Oh… interessante, anche a Gesù è capitato di perdere la testa qualche volta.
Ma la cosa non deve stupirci più di tanto, in fondo anche Gesù era almeno in parte umano, e si sa quanto questi siano facilmente pronti a lasciarsi dominare dalle loro emozioni.

Ma quindi è davvero così impossibile riuscire a controllare le proprie emozioni? Se neanche il figlio di Dio riesce sempre a mantenere un rigido controllo di sé, come è possibile che ci riesca io?
B.-P. a questo proposito dà un altro adeguato consiglio. Conscio di quanto l’autodeterminazione possa arrivare solo fino ad un certo punto, il fondatore dello scautismo consiglia un massiccio uso di fantasia!
Prima di riuscire a superare fisicamente un ostacolo, bisogna convincersi di essere in grado di superarlo ma, prima ancora, bisogna riuscire ad immaginare un modo per superarlo. La fantasia è quindi alla base di ogni azione, e un componente fondamentale per affrontare qualunque problema.

Insomma, se vogliamo riuscire davvero a capire cosa avrebbe fatto Gesù al nostro posto, prima di prendere una decisione importante, consiglio vivamente di immaginarsi innanzitutto il Nazareno nella stessa situazione e, per quanto riguarda quel piccolo incidente coi cambiavaluta, mi viene da pensare che la colpa sia sempre da imputare ad una mancanza d’immaginazione da parte del salvatore.
Probabilmente, vedendo gente che infrangeva in maniera tanto palese indicazioni come il fatto che non si dovrebbe lodare un dio (il denaro) in un luogo consacrato ad un altro dio (beh… Dio) Gesù non è riuscito ad immaginarsi un modo ancora più chiaro per spiegare qual era la cosa giusta da fare e così la sua mente ha fatto Kaputt.

Ma queste sono solo suggestioni, l’unica cosa di cui posso ritenermi sicuro è che la fantasia rimane una delle armi più potenti che l’uomo abbia mai avuto a sua disposizione, soprattutto contro se stesso.

Tricheco birbante

Cosa farebbe Gesù al posto mio

Per me Gesù al posto mio aiuterebbe gli altri, farebbe in modo di far divertire gli altri, consolerebbe chi piange, aiuterebbe i più deboli. Rispetterebbe l’ambiente e sopratutto vorrebbe essere amico di tutti. Rispetterebbe la personalità degli altri.

Gesù è una persona importantissima, e vorrebbe che quelli che non credono in Dio, credano in Lui e credano in tutto l’amore del mondo.
Gesù inoltre farebbe in modo che tutti vengano agli scout, perché troverebbero un mondo migliore.

Alice Fazio