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Nella casa di un Santo

La casa di Don Bosco
Seguendo la cronologia dei quattro punti di BP, il 2005 era per i Seeonee l’anno del lavoro manuale. Per un anno intero si approfondiva questo punto, pur non trascurando gli altri tre del Metodo Scout.

Contattai il responsabile del Colle Don Bosco per essere ospitati una settimana, e proposi la possibilità di contraccambiare l’ospitalità al Colle, con un’offerta in denaro e lavoretti adatti a lupetti.
Ci accordammo subito, i lavori furono scelti: avremmo dovuto dare il protettivo ai cartelli della Via Crucis giù nel bosco, ridipingere le panchine di verde e fare da guida ai vari musei del complesso.
I lavori furono fatti, si giocava e si lavorava alternando i vari momenti della giornata.

Ricordo con emozione i complimenti che le piccole guide ricevevano dai visitatori, al termine delle visite. Guide che si erano offerte loro di fare questa esperienza, pur essendo lupetti di dieci anni circa.
Chicca Mari, Lisa Crivellari, Alessio Carpenteri, Aisha Ghezzi trotterellavano con il loro QdC sottobraccio pieno di appunti, seguiti da interi oratori della zona. Sembra inverosimile eppure è successo davvero.
Ma per i CdA ci voleva qualcos’altro, qualcosa di più coinvolgente, un’esperienza più profonda… e così chiesi al don Egidio, se si poteva fare quel che avevo in mente, come al solito fu subito d’accordo, dieci minuti dopo si ripresentava con in mano le chiavi della casa di San Domenico Savio.
Fu davvero emozionante avere nelle proprie mani quelle chiavi!

I lupetti del CdA avrebbero avuto l’onore di dormire la notte del venerdì, nella casa di San Domenico, in cambio avrebbero provveduto a dare una sistematina alle aiuole del giardino, spolverare i mobili e togliere qualche piccola ragnatela dal portico e nei locali che ospitano gli arredi dell’epoca.
Dormire nella casa di un Santo, non è esperienza da tutti e poi un santo come San Domenico Savio!
Nel giardinetto della casa, quello con il verde da sistemare, c’era un cartello sul muro con su scritto:
«Meglio “servire” che farsi servire».
Mi è sembrato la sintesi perfetta del nostro essere lì, a fare il campo estivo a Colle Don Bosco.

Nello