Come si legge sul sito ufficiale dell’Associazione Italiana Castorini, le esperienze di “castorismo” iniziarono nel 1963 quasi contemporaneamente in Nord Irlanda e in Canada. Ora questa quarta branca è presente in buona parte delle associazioni scout di tutto il mondo (dalla Nuova Zelanda agli USA all’Australia…), sia pure con nomi e strutture diversificate, ma sostanzialmente uguali nelle linee fondamentali. In Europa è attuata ormai in quasi tutti i paesi, con formule che variano dalla sperimentazione ancora non riconosciuta alla branca ormai pienamente ufficiale, con campi scuola e Wood Badges appositi.

La conferenza mondiale dello scoutismo non si è ancora pronunciata ufficialmente al riguardo, perché ha atteso finora la conferma, da coloro che facevano castorismo, che era possibile pensare ad una forma di Legge e Promessa valida anche per questa età, condizione questa ritenuta essenziale dallo scoutismo mondiale per riconoscere i suoi membri. Dopo la Conferenza Internazionale sul Castorismo tenuta a Belfast nel 1985, si può ritenere la questione praticamente risolta, perché questa conferma è stata data all’unanimità e lo stesso Laslo Nagy, segretario del Bureau Mondiale, che era presente, ha affermato che è solo più necessario il tempo per un iter che è sempre un po’ lungo.

L’Euroconf (Conferenza Europea dello Scoutismo) del giugno 92 ha chiesto da parte sua , alle Associazioni del nostro Continente di seguire attentamente la nascita e lo sviluppo di tale fenomeno.
Anche in Italia qualcosa si è mosso..

Canada anno zero
Il Castorismo fu ideato e provato per la prima volta, con il nome “Beavers-Canada”, a Winnipeg, per ragazzi di cinque anni, fino al loro ingresso nel Branco ad otto.

Nel maggio del 1972, il Consiglio Nazionale, approvò questo programma per una durata di tre anni, a titolo di esperimento. Nel 1974 c’erano 5300 ragazzi iscritti.

Uno “scouter” professionale a tempo pieno, a livello nazionale, fu assegnato per studiare lo “Scoutismo-Castoro”. Egli disse: “I Castori sono una semplice, positiva, versatile esperienza di gruppo, con l’idea chiave ‘Partecipazione’ “.

La nascita del castorismo in Italia
Nell’anno scout 1978/79 la Comunità Capi del Gruppo AGESCI Torino 101 si pose seriamente il problema. Da sempre il Branco si trovava davanti alla richiesta di “entrare nel gioco” da parte di bimbi/e più piccoli dei previsti 8 anni. Talvolta, come fanno tutti i branchi in Italia…, aveva accettato nelle sue file qualche 6/7enne, coi risultati più diversi, ma sempre comunque creando del disagio ai capi, alle attività ed agli altri bambini.

Quell’anno le richieste erano 4 o 5, tutte molto motivate, di fratellini e sorelline di lupetti già in Branco, alcuni anche inferiori ai 6 anni…Furono ammessi come “ospiti” a qualche attività e portati alle Vacanze di Branco come gruppo “separato”, mentre i capi studiavano il problema.

Nel 1979/80 il gruppetto raggiunse i 10/12, tutti sempre parenti di famiglie già conosciute. Le attività erano ancora molto informali, in gran parte senza un programma organico, ma era già molto chiara la separazione necessaria dal Branco. Nell’estate si fece un primo campetto sperimentale, con un programma tutto per loro. Intanto era giunta una piccola ma succosa presentazione del Castorismo Canadese. Sulla base di essa si stilò una prima breve bozza di “regolamento metodologico”.

Così nell’ottobre 1980, si partì con una sperimentazione triennale sistematica. Si aprirono le iscrizioni anche a bambini non già conosciuti, fino ad arrivare ad una ventina, naturalmente ben distribuiti per sesso ed età. Si strutturarono bene le attività, anche se con linee molto generali, definendo una piccola uniforme ed una bozza di “Legge e Promessa” per i bambini e partendo con un coinvolgimento profondo dei genitori.

L’esperimento andò avanti per il triennio previsto con ottimi risultati.

Con il campetto del giugno 1983 si poteva considerare conclusa la fase di prima sperimentazione. Nell’estate di quell’anno uno dei capi andò al Jamboree in Canada, dove poté prendere contatto diretto coi dirigenti del Castorismo di laggiù, ed in seguito partecipò alla Seconda Conferenza Internazionale sul Castorismo che si tenne in Danimarca.

Con nuove conferme e soprattutto con una gran mole di materiale ed esperienze provenienti da questo contatto ormai stabilito con le associazioni degli altri paesi, fu redatto un regolamento organico, chiarificando strutture, metodologia, linee psicopedagogiche e sussidi. Ormai i Castorini erano entrati a fare parte integrante del Progetto Educativo del Gruppo Torino 101.

Nell’ottobre 1984 si aprì un secondo gruppo di Castorini presso il Gruppo Carpi 4, che continua tuttora, con risultati altrettanto positivi, sulle stesse linee e con gli stessi presupposti.

Nel maggio 1985 si partecipò nuovamente alla Terza Conferenza sul Castorismo, che fu tenuta questa volta a Belfast, dove venne confermata, a livello internazionale, la validità pedagogica e scoutistica di questa quarta branca e dove appunto Laslo Nagy affermò l’attenzione che lo scoutismo mondiale stava dando a questa nuova realtà.

Nella primavera del 1986, per diffondere maggiormente la conoscenza del Castorismo, si organizzò a Torino il Primo Convegno Nazionale a carattere informativo; nell’ottobre seguente prese vita presso il Gruppo Pavullo 1 la terza Colonia, a cui seguì, nel gennaio dell’ anno successivo quella del Casale 1.

Poco per volta si sono delineate meglio le linee comuni e l’organizzazione, tanto che nell’Incontro Nazionale avvenuto a Marola nel maggio 1987 si è deciso di fondare una associazione apposita che, sia pure con caratteristiche non ufficiali, nel rispetto delle regole dello scoutismo, conducesse avanti in modo più organico ed ordinato il discorso e potesse efficacemente operare per la diffusione e la futura approvazione del Castorismo in Italia.

Nell’ottobre seguente l’associazione è stata formalmente costituita e si è data uno statuto.

Ma che cosa sono dunque questi Castorini?
Sono una quarta branca dello scoutismo che si rivolge a bambini e bambine al di sotto dell’ età lupetto/coccinella. La proposta parte dai 5/6 anni e giunge fino ai 7/8 anni secondo le varie associazioni e l’età prevista per l’entrata in Branco/Cerchio.

Essa ha tutte le caratteristiche per essere una metodologia autenticamente scout, e non solo una attività di tempo libero od una “nursery”. Non è semplicemente un pre-lupettismo che “tiene al caldo” i bambini nell’ attesa di inserirli completamente in Branco/Cerchio; è una vera e propria metodologia, creata apposta per questa età particolare, completamente distinta dal lupettismo, anche se naturalmente concepita in continuità con questo. E’ nata credendo che esista una reale esigenza di partecipare al “gioco scout” per tale fascia d’età; esigenza confermata dalla grande richiesta che viene avanzata non solo dai genitori, ma dagli stessi bimbi, e riconosciuta dal Seminario Europeo del 92 e, successivamente, dalla Conferenza Europea dello Scoutismo di alcune settimane dopo.

Il metodo Castorini sembra molte volte (e non sempre a torto) molto vicino al mondo del Branco/Cerchio. Tuttavia la novità, assolutamente sostanziale, è il modo con cui le cose vengono fatte, che è profondamente diverso da quello dei lupetti, nel rispetto della diversità dell’età.

Alla domanda, che spesso viene posta, sull’opportunità di cominciare a questa età un’attività tipicamente scout, ci sentiamo di rispondere, insieme a tutti gli altri che nel mondo stanno facendo del Castorismo, che i nostri riscontri sono del tutto positivi. D’altra parte anche sotto questo aspetto è stata definitivamente riconosciuta (dalla già citata Conferenza Europea) l’utilità dell’esperienza Castori per i ragazzi passati nelle branche superiori.

Certamente il metodo Castori non deve essere uguale ad altro, come non lo è il Lupettismo nei confronti dello scoutismo del Reparto o del Roverismo…

Il metodo scout è una grande intuizione pedagogica che è valida, nelle sue linee fondamentali, per tutto l’arco della vita evolutiva e proprio per questo riesce ad esprimersi in metodologie differenziate a seconda delle età, ma identiche nei principi e negli obiettivi fondamentali.

Per questo ci sentiamo di affermare che il Castorismo può riconoscersi come un metodo tipicamente scout.

Le “date storiche” dell’AIC
- 1978-1979 Torino Prime esperienze informali Matura l’ IDEA
- 1980 Torino Apertura prima colonia (Torino 101) Sperimentazione triennale di intesa con il Comitato Centrale AGESCI
- 1983 Danimarca 2° Conferenza Internazionale sul Castorismo Partecipazione di Aldo Bertinetti
- 1983-1984 Torino Abbozzo di un primo Regolamento Metodologico
- Ottobre 1984 Carpi (MO) Apertura seconda colonia ( Carpi 4 Quartirolo)
- Maggio 1985 Belfast 3° Conferenza Internazionale sul Castorismo Partecipazione di una rappresentanza italiana
- 18-19 Maggio 1985 Valle S. Bartolomeo (AL) 1° Incontro di Primavera Presenti le colonie di Torino 101 e Carpi 4 Quartitolo
- 17-18 Maggio 1986 Torino Conferenza informativa nazionale Divulgazione del Castorismo in Italia
- Ottobre 1986 Pavullo (MO) Apertura terza colonia
- Gennaio 1987 Casale (AL) Apertura quarta colonia
- 1-5 Maggio 1987 Marola (RE) 2° Incontro Nazionale di Primavera Presenti le colonie di Torino 101, Carpi4, Casale e Pavullo.
Revisione del Regolamento ed ipotesi preliminari per LA FONDAZIONE DI UNA ASSOCIAZIONE
- Maggio 1987 Olanda 4° Conferenza Internazionale sul Castrismo Partecipazione di una nostra delegazione
- 3-4 Ottobre 1987 Carpi (MO) Assemblea Costituente
1° Esecutivo Nazionale
Nascita dell’ A.I.C.
Nomina dell’ Esecutivo Nazionale e approvazione STATUTO AIC e REGOLAMENTO
- 29 Aprile 1 Maggio 1989 Castelnuovo Fogliani (PC) 3° Incontro Nazionale di Primavera – Momento di confronto tra le varie colonie
- 26-27 Maggio 1990 Benedello di Pavullo (MO) 1° Congresso Nazionale A.I.C.
- 19-20 Ottobre 1991 Orio Litta (MI) 2° Congresso Nazionale A.I.C.
Rilettura del Metodo alla luce del P.P.U. e del P.U.C.
- 1-2-3 Maggio 1992 Vicinanze di Parigi Seminario Europeo sul Castorismo – Partecipazione di una nostra delegazione
- 1-2-3 Maggio 1992 Lignano Sabbiadoro (UD) 4° Incontro Nazionale di Primavera – Momento di confronto tra le varie colonie
- 17-18 Ottobre 1992 Benedello di Pavullo (MO) Assemblea Nazionale Capi Colonia
Impostazione lavoro di:
· Esecutivo Nazionale;
· Pattuglie;
· Assemblea.
- 16-17 Ottobre 1993 S.Croce di Carpi (MO) 3° Congresso Nazionale A.I.C.
Tavola rotonda sugli aspetti del metodo.
Rinnovo di parte dell’ Esecutivo Nazionale.
Criteri per la valutazione delle colonie
- 11-12 Giugno 1994 Rezzato (BS) Assemblea Nazionale Straordinaria Capi Colonia – Verifica sull’applicazione di alcuni aspetti principali del metodo
- 5-6 Novembre 1994 Rezzato (BS) Assemblea Nazionale Capi Colonia- Verifica sulle caratteristiche di “ambiente educativo e coeducativo”
- 29 Aprile 1 Maggio 1995 Lignano Sabbiadoro (UD) 5° Incontro Nazionale di Primavera – Momento di confronto tra le varie colonie; partecipano più di 200 castorini
- 11-12 Novembre 1995 Carpi (MO) 4° Congresso Nazionale A.I.C.- Incontro sul tema “essere associazione è comunicazione”
Assemblea Nazionale Capi Colonia
Viene creata la figura del Coordinatore di Area
-30 Novembre 1 Dicembre 1996 Carmagnola (TO) Assemblea Nazionale Capi Colonia – Viene proposta la variazione dell’iter di formazione
-25-26 Ottobre 1997 Milano 5° Congresso Nazionale A.I.C. – Verifica sullo stato dell’Associazione
Assemblea Nazionale Capi Colonia
Studio di un nuovo iter di Fo.Ca.
Definizione dei compiti dei Co.d.A.
- Giugno 1998 Bracciano Incontro EN con Area Metodo Agesci
Disposizione di un percorso di conoscenza del castorismo e un protocollo di collaborazione.
- 3-4 Ottobre 1998 Orbassano (TO) 6° Congresso Nazionale A.I.C.
Verifica sull’applicazione del metodo
Assemblea Nazionale Capi Colonia
Vengono votate importanti modifiche dello Statuto in vista del Protocollo con Agesci.
- 31 Marzo 3 Aprile 1999 Igea Marina (RN) 6° Incontro Nazionale di Primavera
Celebrazione dei 20 anni di Castorismo in Italia; partecipano oltre 300 castorini da tutta Italia
- 16-17 Ottobre 1999 Orbassano (TO) Assemblea Nazionale Capi Colonia – Nuove modalità di lavoro dell’Esecutivo Nazionale
- 28-29 Ottobre 2000 Milano 7° Congresso Nazionale A.I.C. “I bambini del 2000: disagi, bisogni, ascolto”
Assemblea Nazionale Capi Colonia
Costituzione della “Commissione Metodo”.
Valutazione della “Carta di Intenti” tra AIC e AGESCI.

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