Inno della Colonia
E’ il canto dei momenti più “ufficiali”. La musica è tratta da una vecchia canzone “west”.
La canzone si canta tutti in cerchio, accompagnando col mimo le varie cose pronunciate, come indicato di seguito
“C’è una terra”
movimento delle braccia a mani tese per indicare una distesa
“dove il cielo è sempre più blu”
indicare in alto, col braccio destro a indice teso, il cielo
“ed il sol splende sempre lassù”
disegnare nell’aria con le mani verso l’alto il cerchio del sole
“boschi immensi”
muovendo il braccio destro da sinistra a destra, disegnare nell’aria un susseguirsi di cime di abeti
“alberi che toccano il ciel”
disegnare nell’aria con il movimento delle due mani verso l’alto, la sagoma di un abete
“acque chiare che brillano”
disegnare nell’aria col movimento delle mani, delle leggere onde
“al sol”
disegnare nell’aria con le mani verso l’alto il cerchio del sole
“E’ il paese dove stanno in allegria”
indicare con i due indici i due lati della propria bocca sorridente
“i castori tutti insieme in compagnia”
prendersi per mano dondolando le braccia
“La Colonia con la grande gioia nel cuor”
con le due mani, una sull’altra, battersi ritmicamente sul cuore
“sempre è pronta al suo lavor”
mimare un’azione tipo quella di zappare
“Zampe svelte”
muovere velocemente le gambe come per correre, pur restando fermi sul posto
“che son sempre pronte a giocar”
mimare con le due gambe, fermi sul posto, l’azione di calciare
“occhi attenti”
sporgere avanti la testa, guardando in giro ed aprendo le palpebre inferiori con i due indici
“e due grandi denton”
fare il segno del saluto castorino con la mano destra davanti alla bocca
“tutti in cerchio”
descrivere col movimento del braccio destro un cerchio orizzontale
“intorno al lago noi ci troviam”
indicare con la mano destra a braccio teso il centro del cerchio formato dai castorini
“ed è bello insieme cantar”
prendersi per mano dondolando le braccia, mentre si sottolinea l’atto del cantare esagerando un po’ l’apertura della bocca
“Ogni coda cambierà pian pian colore finché nera”
prendere in mano la coda che pende dal collo ed agitarla
“brillerà”
disegnare nell’aria con le due mani raggi che partono dalla propria coda
“al chiar del sole”
disegnare nell’aria con le mani verso l’alto il cerchio del sole
“Ed allora che il castoro saggio sarà”
con le mani sui fianchi, guardare in giro con l’aria importante
“verso i lupi”
giungere le mani tenendole orizzontali ed aprirle e chiuderle per mimare la bocca del lupo
“un dì nuoterà”
mimare con le due braccia bracciate tipo crawl
.“Ed allora che la castorina saggia sarà”
con le mani sui fianchi, guardare in giro con l’aria importante
“verso le Cocci”
con le mani a lato della testa, mimare le antenne delle coccinelle
“un dì nuoterà”
Mimare con le braccia l’atto di volare.
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