Nell’anno scout 1978/79 la Comunità Capi del Gruppo AGESCI Torino 101 si pose
seriamente il problema. Da sempre il Branco si trovava davanti alla richiesta di “entrare nel
gioco” da parte di bimbi/e più piccoli dei previsti 8 anni. Talvolta, come fanno tutti i branchi
in Italia…, aveva accettato nelle sue file qualche 6/7enne, coi risultati più diversi, ma sempre
comunque creando del disagio ai capi, alle attività ed agli altri bambini.
Quell’anno le richieste erano 4 o 5, tutte molto motivate, di fratellini e sorelline di lupetti già
in Branco, alcuni anche inferiori ai 6 anni…Furono ammessi come “ospiti” a qualche attività e
portati alle Vacanze di Branco come gruppo “separato”, mentre i capi studiavano il problema.
Nel 1979/80 il gruppetto raggiunse i 10/12, tutti sempre parenti di famiglie già conosciute. Le
attività erano ancora molto informali, in gran parte senza un programma organico, ma era già
molto chiara la separazione necessaria dal Branco. Nell’estate si fece un primo campetto
sperimentale, con un programma tutto per loro. Intanto era giunta una piccola ma succosa
presentazione del Castorismo Canadese. Sulla base di essa si stilò una prima breve bozza di
“regolamento metodologico”.
Così nell’ottobre 1980, si partì con una sperimentazione triennale sistematica. Si aprirono le
iscrizioni anche a bambini non già conosciuti, fino ad arrivare ad una ventina, naturalmente
ben distribuiti per sesso ed età. Si strutturarono bene le attività, anche se con linee molto
generali, definendo una piccola uniforme ed una bozza di “Legge e Promessa” per i bambini e
partendo con un coinvolgimento profondo dei genitori.
L’esperimento andò avanti per il triennio previsto con ottimi risultati.
Con il campetto del giugno 1983 si poteva considerare conclusa la fase di prima
sperimentazione. Nell’estate di quell’anno uno dei capi andò al Jamboree in Canada, dove
poté prendere contatto diretto coi dirigenti del Castorismo di laggiù, ed in seguito partecipò
alla Seconda Conferenza Internazionale sul Castorismo che si tenne in Danimarca.
Con nuove conferme e soprattutto con una gran mole di materiale ed esperienze provenienti
da questo contatto ormai stabilito con le associazioni degli altri paesi, fu redatto un
regolamento organico, chiarificando strutture, metodologia, linee psicopedagogiche e sussidi.
Ormai i Castorini erano entrati a fare parte integrante del Progetto Educativo del Gruppo
Torino 101.
Nell’ottobre 1984 si aprì un secondo gruppo di Castorini presso il Gruppo Carpi 4, che
continua tuttora, con risultati altrettanto positivi, sulle stesse linee e con gli stessi presupposti.
Nel maggio 1985 si partecipò nuovamente alla Terza Conferenza sul Castorismo, che fu
tenuta questa volta a Belfast, dove venne confermata, a livello internazionale, la validità
pedagogica e scoutistica di questa quarta branca e dove appunto Laslo Nagy affermò
l’attenzione che lo scoutismo mondiale stava dando a questa nuova realtà.
Nella primavera del 1986, per diffondere maggiormente la conoscenza del Castorismo, si
organizzò a Torino il Primo Convegno Nazionale a carattere informativo; nell’ottobre
seguente prese vita presso il Gruppo Pavullo 1 la terza Colonia, a cui seguì, nel gennaio dell’
anno successivo quella del Casale 1.
Poco per volta si sono delineate meglio le linee comuni e l’organizzazione, tanto che
nell’Incontro Nazionale avvenuto a Marola nel maggio 1987 si è deciso di fondare una
associazione apposita che, sia pure con caratteristiche non ufficiali, nel rispetto delle regole
dello scoutismo, conducesse avanti in modo più organico ed ordinato il discorso e potesse
efficacemente operare per la diffusione e la futura approvazione del Castorismo in Italia.
Nell’ottobre seguente l’associazione è stata formalmente costituita e si è data uno statuto.

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