Archivio mensile:febbraio 2018

Reparto Phoenix: Bellezza interiore

Credo che sia la prima volta che decido di scrivere qualcosa per questo giornalino, quindi eccomi qui. Ai giorni nostri spesso identifichiamo la bellezza con l’apparenza, a come si presenta esteriormente un oggetto, un animale o persona. Esprimersi sul concetto di bellezza significa quindi esprimere una opinione su ciò che si vede dall’esterno. Questo modo di vedere la realtà  può andar bene quando si osserva un oggetto, si apprezza la linea di una bella macchina o si osserva un bel panorama. Tutto cambia quando ci si trova di fronte una persona, ovvero ci si trova davanti ad un essere con un’anima. L’attuale contesto sociale in cui ci muoviamo esalta la bellezza fisica delle persone, molto si basa sull’immagine, un aspetto “bello” è già  di per sè un aspetto vincente, che ti permette di fare, dal punto visivo, una scelta che però ha un impatto anche sulle capacità  di una determinata “bella” persona. Quante volte abbiamo visto film in cui una segretaria viene scelta solo per la sua bellezza fisica e magari non sa nemmeno come si accende un PC, oppure quante volte vediamo in TV la bella BELEN, la showgirl di origine argentina che guadagna moltissimo anche per un semplice servizio fotografico? La bellezza di una persona è insita nell’amore e bontà che riesce a trasmettere agli altri a prescindere dell’aspetto esteriore. Senza dubbio è comunque importante avere un’immagine pulita ed onesta, aver cura della propria persona, perchè al contrario l’essere in disordine, trasandati è un evidente esempio di un carattere incostante e poco maturo. Una volta si diceva che la forma è sostanza, forse è esagerato dirlo ai giorni nostri ma è un concetto che senza dubbio ai nostri tempi ha una grande importanza, soprattutto adesso che è difficile avere punti di riferimento, soprattutto per noi ragazzi adolescenti ancora in crescita. Per questo credo che appartenere agli scout sia una grande esperienza che ci aiuta a conoscerci bene e in profondità  d’animo ma anche ci aiuta a crescere con sani principi e nel rispetto delle regole. Questa è la nostra bellezza.

Francesco Cacciagrano

Reparto PEGASO: Una bella Porto Ceresio

“Dai forza che ci siamo quasi, dai arriviamo all’oratorio e abbiamo vinto, manca poco e….. le coyote vincono”. Ecco questa è stata, la frase che mi ricordo, quando ho fatto il mio primo pernotto, a Porto Ceresio, il gioco era creato dal quarto anno e il tema era Kung-Fu Panda. Vi confesso una cosa (top secret): durante il gioco un ex-repartista, di nome Dema, stava correndo e mentre lo inseguivamo lui è andato verso il lungo lago e si è bagnato le caviglie, il motivo era che il lago era straripato dalla sua “culla”, e Dema se lo era scordato. E’ stato un momento molto divertente, che segnò il mio primo anno. Un altro momento che mi ricordo è stato quando stavamo facendo un pernotto solo femmine (anche se c’era Nic) e l’obbiettivo del gioco era salire ad una rocca, (era una chiesa in cima a una collina e si riconosceva da una croce illuminata). Questo momento mi è rimasto impresso perchè, di solito, non ero così veloce nel salire e quella volta fui la prima della mia squadriglia. L’ultimo ricordo che ho di Porto Ceresio è stato il gioco che abbiamo fatto nelle trincee: l’obbiettivo del gioco era trovare delle api guerriere, regine e operaie nascoste nelle trincee. Io e la mia primina Ludovica con un po’ di coraggio abbiamo percorso la trincea che era piena di foglietti che abbiamo portato mano a mano in base. Sembrava lunga tipo un chilometro. Poi dopo aver raccolto il nostro obbiettivo abbiamo fatto i conti e, dopo averli finiti, prima di andare abbiamo vi sto il bel panorama che c’era. E’ stato anche questo uno dei momenti che mi ricorderò a Porto Ceresio perchè assieme a me c’era la mia squadriglia a godersi lo spettacolo.

Klaudia

Civetta Perseverante