Blog de Papel – Episodio pilota

Ho 25 anni, sono nato nel 1994. Nello stesso anno un certo Jeff Besos fonda Calabra (che poi deciderà di rinominare Amazon), l’IBM presenta il primo smartphone e la Sony lancia sul mercato la Play Station. L’anno dopo nasceva eBay. Stavo imparando a leggere e scrivere in prima elementare quando vidi in diretta TV il crollo delle Torri Gemelle, l’anno in cui nasceva Wikipedia. L’anno successivo, nel 2002, imparavo a usare gli Euro inconscio della nascita di Linkedin, il primo social network. Avrei dovuto aspettare le medie per iniziare ad usarne uno anch’io: si chiamava MySpace e oggi è praticamente scomparso.
Non penso che mai, in 200.000 anni di umanità, un venticinquenne si sia trovato a parlare a un dodicenne dicendo “ai miei tempi”. Eppure, da repartaro sono diventato rover e ora capo e sembra siano cambiate più cose in questi dieci anni che nei cinquanta precedenti. Le chiacchierate in reparto, le domande e le risposte che ci scambiamo come interpreti di lingue straniere, il cambiamento epocale che continuo a vedere, mi spingono (ma penso valga per tutti quelli che hanno più o meno la mia età) a sentirmi quasi un “veterano”, sopravvissuto a quando WhatsApp non esisteva e per “messaggiare” ci toccava inviare sms con il T9. E ogni sms costava!
Quando ne parlo mi sembra di sentire mio padre che mi racconta del cavallo che trainava il carretto del fieno in campagna o del bidello che passava alla prima ora con la brocca d’inchiostro a riempire i calamai. Ma io non sto parlando di cose di mezzo secolo fa: WhatsApp ha 10 anni. Se fosse uno scout sarebbe forse un lupo della legge!
Questi pensieri sparsi, che mi venivano parlando, appunto, con guide ed esploratori di oggi, hanno iniziato a trovare un filo conduttore leggendo “The Game” di Alessandro Baricco. Penso che offra uno stimolo portentoso per capire che cosa sta succedendo o, meglio, che cosa ha iniziato a succedere ben prima che Steve Jobs lanciasse il primo “Mac”, qual è la vera rivoluzione di cui siamo parte (attiva o passiva, lo scopriremo). È una riflessione che vorrei condividere con voi, poco alla volta. Vi invito quindi in questa nuova rubrica a patire per una route, un gioco avventuroso in cui daremo, come propone il tema di questo Tuttoscout, “uno sguardo al passato per aprire nuove prospettive”.
Mi piacerebbe viverlo come un blog dei “vecchi tempi”, ma qui, sulla carta. Per questo sarà un “blog de papel” interattivo che si riempirà anche delle vostre domande, idee e curiosità.
Per commentare questo strano blog, dando i vostri suggerimenti e contributi, potrete scrivere ai social del Gruppo (su Facebook e Instagram) con l’hashtag #bustotre e #blogdepapel.
Stay hungry
Stay… tuned!
Caster