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Preghiera per quando ci stanchiamo degli altri

Signore, come mi stancano tutti. Come mi stancano quelli che mi hai dato per fratelli!
I miei fratelli… Non sono sempre divertenti. E poi, sono tutti diversi. Questa è la cosa più dura. Diversi, tutti diversi; e ciascuno mi impone qualcosa di particolare, qualcosa di singolare che mi turba, mi disorienta, o mi urta.
Ciascuno di loro mi impone qualcosa.
E non è facile ammettere che gli altri siano fatti in modo diverso.
Ciascuno di loro mi impone qualcosa da capire. Non ne ho sempre voglia, Signore. È faticoso.
Ciascuno di loro mi impone qualcosa da amare, da fare entrare in me tale e quale. Anche se trovo questo penoso, fastidioso, assurdo.
Quanto è faticoso, Signore, amare i propri fratelli! Ho tanto desiderio, a volte, di chiudermi nel cerchio intimo di un piccolo gruppo di amici, che comprendo immediatamente, che conosco così bene, la cui presenza ha sempre lo stesso calore di simpatia, la stessa pace rassicurante, stavo per dire confortevole.
Ma tutti gli altri, Signore, quanto mi costa accoglierli!
Signore, fa’ che io non chiuda mai il mio cuore agli altri. Fa’ che io non dica mai: “Non vi capisco”, prima di ritornare in pace al mio regno ben ordinato, dove non c’è posto per loro.
Fa’ che non appunti mai su nessuno un’etichetta da museo, una scheda di informazioni: “Costui è questo, o quello”. Signore, aiutami a non classificare mai i miei fratelli.
Aiutami piuttosto a saper ritrovare sul volto di ognuno di loro i lineamenti cancellati del fanciollo che egli era un tempo.
Allora, soltanto allora, Signore, io “comprenderò”.

(L. Jerphagnon)

Canto delle salite (della Co.Ca.)

Ecco il frutto di un momento di preghiera con il nostro A.E. (assistente ecclesiastico) don Matteo: un salmo “composto”, redatto mettendo insieme versi tratti dai “salmi delle ascensioni” (Salmi dal 119 al 133).

Canto delle salite (della Co.Ca.)

Dal profondo a te grido, o Signore,
Signore ascolta la mia voce:
se tu, Signore, non costruisci la casa,
invano si affaticano i costruttori.

Se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi.

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
ne la luna di notte.

Non resterà lo scettro dei malvagi
sull’eredità dei giusti,
perché i giusti non tendano le mani
a compiere il male.
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.

Troppo tempo ho abitato
con chi detesta la pace.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

Chi confida nel Signore è come il monte Sion
non vacilla, è stabile per sempre
Perché il Signore manda la benedizione
la vita per sempre.

Dice il Signore: “Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò perché l’ho voluto.
Su di te sia pace.”