Una strada speciale

Consacrazione della cappellina costruita dal noviziato Consacrazione della cappellina costruita dal noviziato Gnothi Seautòn
Consacrazione della cappellina costruita dal noviziato Gnothi Seautòn

Si sa: per gli scout la “strada” non è solo un elemento del paesaggio, non è solo un metrodi asfalto tra due palazzi, non è solo un piede di terra battuta che scala una montagna. Strada è cammino, scelta, esperienza, vita.
Ebbene, cari scout: è giunto il momento, come ogni anno, di mettersi a camminare su una strada un po’ speciale. È una strada un po’ fangosa e non molto curata, è una strada vecchia, vecchissima. È una strada che tanti hanno calpestato eppure quando la affronti ti sembra di essere il primo. È una strada sulla quale si incontrano volti e storie della tua vita di tutti i giorni, ma in modo nuovo e speciale. È la strada che hanno percorso per primi i pastori, poi i magi e poi tutti gli uomini di buona volontà. È una strada che conduce a un incontro: un incontro che cambia la vita.
È l’Avvento: la strada che ci porta al Natale.
Eppure anche quest’anno, come ogni anno, corriamo un rischio. Che non è il rischio della fatica o del brutto tempo: uno scout sa che questi non sono veri problemi sulla strada. No, il rischio è di non metterci in cammino: di lasciarci frenare dalle paure (Non sono capace! E se poi è troppo difficile?), dai dubbi (Ma non so cosa devo fare! Come si fa?), dalla comodità (Non ne ho voglia! E poi a cosa mi serve?). Vi dico solo una cosa: siate scout! Se vi vengono alla mente questi pensieri fate un sorriso e rimboccatevi le maniche: c’è strada da fare. C’è strada da fare con i vostri fratelli e sorelle scout, c’è strada da fare nelle vostre parrocchie, c’è strada da fare con gli amici e in famiglia.
Zaino in spalla e… siamo già in cammino!
Don Matteo