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Editoriale: La grande bellezza

Non siamo molto originali con i titoli ma il tema scelto per quest’anno dalla pattuglia Fede è la BELLEZZA.
In un momento storico così confuso, contraddittorio, dove tutto è il contrario di tutto parlare di BELLEZZA sembra quasi un paradosso. Eppure già i saggi dichiarano che la Bellezza salverà l’Uomo e che Dio è il Bello in sé.
La deduzione logica di questi pensieri è che forse la Bellezza va cercata, annusata, sentita, vissuta perché ne abbiamo bisogno, a volte più dell’aria che respiriamo.
Ha senso cercare Dio nell’altro e nel creato, ma con un’attitudine condita di entusiasmo e energia.
Questo è quanto l’esperienza scoutistica porta in ognuno di noi che opera come educatore o gode nell’essere scout.
Esperienza di Bellezza è esperienza di Dio e a qualsiasi età delle nostre branche questo assume le caratteristiche del Giusto e del Vero.
I castorini con la Bellezza dello stupore per ogni cosa che smuove l’entusiasmo del cercare; la Bellezza della scoperta nei lupetti che da impeto a proseguire nella ricerca; la Bellezza dell’avventura negli esploratori e nelle guide, che pone sfide che fortificano e coltivano il coraggio; la Bellezza del servire, naturale approdo di un cammino nella Luce affinché si possa lasciare il posto un po’ migliore di quanto lo si sia trovato.
La Bellezza viene dall’Amore, l’Amore viene dall’attenzione.” Christian Bobin ci offre questo teorema che diventa traccia da seguire.
La stessa attenzione “sprecata” dai locandieri di Bethlemme all’arrivo di Giuseppe e Maria nel non comprendere il versetto “e tu Bethlemme non sei la più piccola delle città”, che è profezia.
La stessa attenzione dei pastori nello scorgere quel suono che annunciava come fosse una trovata pubblicitaria, o nel vedere nel cielo quella luce, la stessa che cattura l’attenzione di tre Magi e li convince ad intraprendere un cammino avendo come combustibile la speranza.
La stessa attenzione umile e silenziosa di Giuseppe, ben consapevole del ruolo di comparsa in questo straordinario palcoscenico ma senza il quale nulla sarebbe stato perfetto.
Ognuno ha un ruolo preciso, uno straordinario lavoro di team work dove il Disegno si realizza concretamente e attraverso la tenerezza di un bimbo neonato scatena la potenza dell’Amore.
E tutto alla Luce, perché sebbene la notte è il tempo in cui si svolsero i fatti, una luce apparse nel cielo e si fece giorno, la Luce che permette di vedere la Bellezza e non solo con gli occhi.

La Pattuglia Fede di CoCa

Che cos’è la salute?

Questa domanda mi è stata proposta in un tema scolastico di qualche settimana fa ed è la stessa domanda che volevo rivolgere a voi lettori.
Che cos’è la salute?
Qualcuno dirà: “Eh, bella domanda!”. Ed è quello che mi sono detta io prima che mi venissero idee all’inizio del compito in classe.

La prima cosa che viene subito in mente pensando alla salute è la bellezza del proprio corpo e da una parte è la cosa principale per avere una buona salute.
Ma quindi, bisogna solo avere un “bel corpo” per avere una buona salute? O ci sono altri fattori, forse anche più importanti?
La maggior parte delle persone, soprattutto i giovani, credono che per stare bene bisogna principalmente avere un bel corpo, essere magri ed essere belli, perché al giorno d’oggi il modello della perfezione è una persona con un bel corpo.
Sappiate, cari ragazzi/e, che la persona che ha tutte queste caratteristiche è probabilmente la donna/uomo più infelice sulla faccia della terra.
Basta pensare alle modelle, che per fare quel lavoro devono avere un corpo talmente magro da essere anoressiche e dopo del tempo di carriera si legge sui giornali del loro suicidio.
Al giorno d’oggi ci sono troppe pubblicità che ci ficcano in mente l’idea che per star bene bisogna dimagrire, e che per dimagrire bisogna mangiare sano. Io sono la prima persona che sostiene che un’alimentazione sana ed equilibrata sia una delle cose più importanti nella vita di una persona, perché se non si mangia in una maniera corretta non si può pretendere di avere un bel corpo.

Ma cosa si intende per avere un bel corpo?
La prima riposta che darebbero tutti è che avere un bel corpo significa essere magri, ed è ciò che ci mettono in testa le famose e adorate pubblicità. Quasi tutti, credo, almeno una volta nella vita ci siamo pesati e ci siamo lamentati, ci siamo guardati allo specchio e tirando la “ciccia” abbiamo commentato: “Ma che schifo, sono grasso/a!” (specialmente le ragazze) anche se quella che tiravamo non era grasso, ma pelle.
Tutto questo perché il modello di un corpo perfetto della società di oggi è un corpo magro e noi, come dei caproni, pensiamo che sia davvero così.
Ma tornando al discorso di prima, in base a ciò che ritengo giusto, credo che la felicità di ognuno derivi dal fatto di stare bene con se stessi.

Ma cosa si intende con stare bene con se stessi?
Star bene con se stessi significa sentirsi realizzati per ciò che si fa nella propria vita, avere una famiglia con cui si sta in armonia, trovare degli amici con cui si possa essere se stessi e nel complesso trovare la pace interiore.
Per me stare bene significa allenarmi per superare i miei limiti, andare a scuola per raggiungere i miei obiettivi, avere un buon gruppo di amici con cui passare il mio tempo libero e avere una famiglia che sa ascoltarmi.
Ultimamente si è diffuso il fenomeno delle “finte grasse” che io personalmente odio e la presenza nella mia classe è molto elevata, non so nella vostra. Sono principalmente, se non unicamente, ragazze che hanno un bellissimo corpo, ma che non mangiano, che è la cosa più sbagliata ed inutile, per dimagrire.
Le classiche frasi sono le seguenti: “Mangio solo una merendina a pranzo così evito di ingrassare!” oppure “No! Io non mangio che sono grassa!”.
Poi sono le prime che quando tornano a casa divorano la dispensa come un bulimico in piena crisi ed hanno l’effetto contrario di quello che volevano ottenere.
Io credo che il segreto per avere un bel corpo sia semplicemente mangiare in maniera sana e praticare regolarmente attività fisica. Tutto il resto è assolutamente inutile, specialmente il digiuno.
Qualche giorno fa, mentre camminavo in centro a Milano con una mia amica, mi ha colpito un cartello pubblicitario, che promuoveva una campagna contro l’anoressia e su questo manifesto era rappresentata Isabelle Caro, una modella che morì nel 2010 di anoressia e diceva: “Vorrei riavere il mio corpo di prima, quello che pesava 50 kg, e non quello che ho ora, che ne pesa 25.”
Quel manifesto mi ha fatto riflettere molto e soprattutto mi ha fatto pensare alle mie compagne di classe e alla maggior parte delle ragazze di oggi.

Nella società di oggi conta il parere degli altri.
Nella società moderna bisogna essere magri per sentirsi bene.
Nella società di oggi si seguono le mode.
Nella società moderna non si riesce neanche più ad essere se stessi.
Credo che chiunque si debba poter guardare allo specchio ed essere fiero del corpo che ha, senza piangersi addosso perché ciò che vede riflesso è diverso dallo standard di bellezza.
Bisognerebbe fregarsene del parere di tutti quanti, essere se stessi ed urlare al mondo che essere diversi da tutti è un pregio e non un difetto.
Non hai la 38 come la tua compagna di banco? Trova qualcosa che tu hai e che lei non ha.
E smettiamola di avere un modello della perfezione per la magrezza e la bellezza, perché ognuno è bello per come è.
D’altronde le donne del passato erano considerate più belle se avevano i fianchi larghi ed erano un po’ in carne.
No?

Tigre energica