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La buona novella

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La buona novella è che mi farete fare una bellissime attività di Natale e che mi divertirò in famigia!
Camilla

Colonia GRANDE ALCE
Non vedo l’ora

A me il Natale piace tanto per tutte le luci colorate che si vedono per le strade e nelle case.Mi rende molto felice l’idea di fare l’albero di Natale con la mamma e il papà e addobbare tutta la casa. Non vedo l’ora dei giorni di festa per poterli passare con tutta la mia famiglia a giocare e divertirci tutti insieme. Ovviamente non vedo l’ora che arrivi Babbo Natale per scartare qualche regalino …speriamo che ho fatto il bravo!
Andrea

Colonia Grande Alce – Un campo emozionante

Questo è stato il mio primo campo scout ed è stato meraviglioso, dormire in tenda, giocare con l’acqua TUTTO FANTASTICO!
Riccardo Magnoni

Al campo estivo mi sono divertita tanto perché abbiamo giocato, fatto tante passeggiate e ho imparato tante cose nuove.
È stato emozionante perché ho cambiato coda ed è stato il mio primo campo estivo!
Mi è piaciuto condividere momenti con gli altri castorini e stare con i capi.
Saranno ricordi felici per sempre
Gloria Paro
Alessandro Raina

Pernotto del cambio delle code

Ci05ao, sono Riccardo e durante il pernotto, finalmente, ho ricevuto la coda grigia e il nuovo verbo. È stato molto emozionante! I capi erano fuori sulla collina che mi aspettavano e per arrivare da loro c’era una strada con i lumini accesi perché era notte. Non vedo l’ora del prossimo cambio code!
Riccardo Magnoni, 6 anni.

Del pernotto mi è piaciuto il cambio code, anche se mi sono annoiato al momento del cambio perché non accendevano la luce. Mi è piaciuto anche dormire tutti insieme e fare poi colazione.
Nicolò Ottobrini, 6 anni

Mi chiamo Giacomo e sono un castorino della Grande Alce. Mi è piaciuto molto andare a questo pernotto e mi sono piaciute tanto le altre maschere di carnevale, è stato molto eccitante. Mi è piaciuto il cambio code, ora sono una coda grigia, anche se mi stavo addormentando perché ero l’ultimo e faceva molto freddo.
Giacomo Volpi, 7 anni
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Questo pernotto è stato bello perché abbiamo ballato, mangiato, cambiato coda e i piccoli, cioè i cuccioli, il fazzolettone. Abbiamo cambiato anche il verbo e abbiamo giocato al mimo. Sono rimasto sveglio quasi tutta la notte con Guglielmo ed Alice a controllare tutti i bambini perché avevo paura che non dormivano. Questo è stato il pernotto più bello di sempre.
Markos Venegoni, 7 anni

Sono Guglielmo, volevo dirvi che dell’ultimo pernotto a Dormelletto mi è piaciuto molto lo spettacolo del circo dove mio papà faceva il presentatore e Lore faceva le magie fantastiche. E poi mi sono divertito tanto in camera con i miei amici: ci siamo addormentati tardi facendo impazzire Alice.
Guglielmo Tosi, 6 anni

04Il 17 febbraio ho fatto un pernotto importante perché c’è stato il cambio code.
Quando era già buio sono andato sulla collina ed ho trovato Alice e Patrizia, per terra c’erano le candele accese. Era molto bello!
Loro mi hanno detto tante cose belle e mi hanno dato la coda grigia ed il verbo con il simbolo della diga dei castori.
Sono contento di essere un castorino perché ho tanti amici e viviamo tante belle avventure.
Cristian Restuccia, 6 anni

Ciao, mi chiamo Gloria ho 8 anni e sabato 24 febbraio è stato il mio primo giorno con i castorini.
E’stato bellissimo perché ho conosciuto nuovi amici e i miei capi sono stati gentili con me. Abbiamo
anche festeggiato il mio compleanno! Domenica invece siamo stati insieme tutto il giorno, anche a mangiare e per la messa. Faceva tanto freddo ma io mi sono divertita tanto e non vedo l’ora di rivedere i castorini e i miei capi!
Gloria Paro, 8 anni
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Ciao sono Federico e sono un castorino della colonia Grande Alce. Volevo raccontarvi del mio primo fantastico pernotto. Siamo stati in una bella casa scout ed eravamo tutti mascherati, abbiamo fatto il circo ed abbiamo mangiato tante cose buone. poi abbiamo preparato i sacchi a pelo per dormire e ci siamo messi l’uniforme scout. Siamo andati fuori per fare la promessa e abbiamo fatto il giuramento davanti ai nostri capi scout, ho preso il fazzolettone blu e la coda.
Poi abbiamo dormito tutti insieme. È bellissimo essere un castorino!
Federico Russo, 6 anni

Sono arrivato di sera e c’era una grande festa. Nella festa abbiamo giocato scherzato e ci siamo divertiti e poi ci siamo preparati per il cambio coda. Mi hanno chiamato per prendere il totem e accompagnare le persone. Poi è arrivato il mio turno per il cambio coda e sono andato là con tutta la strada piena di luci e il grande Castoro mi ha detto una cosa segreta e ho preso la coda marrone. Ora mi devo impegnare a Fare.
Riccardo Milani, 7 anni

Il Pernotto super speciale del cambio code.
Siamo andati a Dormelletto con gli scout e i primi ad arrivare primi eravamo io e Gu. E la mamma ha pulito e noi stavamo giocando e poi sono arrivati gli altri. Poi i genitori sono andati via e noi stavamo chiamando e siamo andati dentro la casa e siamo stati a guardare lo spettacolo della mascherina e poi abbiamo mangiato e poi siamo andati a nanna. Mi sono divertito tanto.
Tommaso Di Viesti, 7 anni
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Ciao sono Lorelai e questo è stato il mio primo pernotto ed anche il mio primo cambio code. Mi è piaciuto il pernotto e la festa di carnevale, grazie capi! Bacetti.
Lorelai Nugnes, 6 anni
Ciao, mi chiamo Victoria e mi è piaciuto molto dormire con voi castorini al pernotto, anche se avevo la febbre non volevo tornare a casa. Ciao castorini, ciao capi. Baci baci

Colonia Grande Alce – Il mio campo scout

ttscout160 (7)ttscout160 (22)Questa estate siamo andati a Cavandone per fare il campo dei castorini della colonia Grande Alce.
Il tema era Avatar.
Lì abbiamo anche incontrato gli alieni che vivono su Pandora
E’stato bellissimo fare i lavoretti, giocare, dormire in tenda, mangiare all’aperto.
Dei lavoretti che abbiamo fatto quelli che mi sono piaciuti di più sono stati fare l’arco e giocare con le cerbottane.
Abbiamo fatto anche il bagno al lago Maggiore.
L’ultima sera abbiamo anche visto il film all’aperto di notte.
E’stata veramente una bellissima esperienza!
Giovanni Benaglia – coda nera

ttscout160 (14)ttscout160 (17)I primi giorni abbiamo dormito nella casa ed io ero nel letto a castello in alto con altri due compagni Richi e Guglielmo. Nei giorni successivi abbiamo dormito in tenda ed è stato un’esperienza bella. Poi abbiamo festeggiato il nostro compagno Giovanni che compiva gli anni. Abbiamo costruito con i nostri capi un viaggio immaginario che ci ha portati sul pianeta Pandora abitato dai Navi. Anche noi siamo diventati Avatar riconoscibili dalla faccia blu dipinta dai nostri capi. Una sera i nostri capi ci hanno fatto vedere il film Avatar direttamente sotto le stelle, ma non siamo riusciti a vederlo tutto perché si è fatto molto tardi e avevamo sonno. Per alcuni di noi questo viaggio si è concluso con il passaggio alla coda grigia oppure alla coda nera e per me ha significato tanto. È stata un’esperienza indimenticabile.
Andrea Pedrazzini – coda nera

ttscout160 (12)Mi chiamo Tommaso Tosi castoro coda nera della Colonia Grande Alce e vi scrivo per raccontarvi le cose che mi sono piaciute di più al campo estivo sul pianeta Pandora: mi è piaciuto tanto giocare con i Navi uomini blu alti 4 metri e soprattutto dormire alcune notti in tenda sotto le stelle con i miei amici e i capi… una prima volta molto divertente ed emozionante.
Tommaso Tosi – coda nera

ttscout160 (13) La cosa che mi è piaciuta di più al campo è stata di fare finta di essere un militare. Dormivo in tenda con Patrizia e avrei voluto anche Alice. Zio Malak al mattino ci svegliava in fretta. Mi è piaciuto molto il campo”
Nicolò Ottobrini – coda bianca

Al campo estivo dei castorini mi sono divertito a colorare il drago.
Riccardo Milani – coda fulva

Cento!!

CastoriniGAEccoli, quelli che crescono e apriranno la strada al prossimo Centenario
Lo scorso sabato 11 Marzo noi castorini della Colonia Grande Alce abbiamo fatto un pernotto importante.
Col treno siamo andati a Stresa al Collegio Rosmini.
La sera sul balcone, dopo alcuni bambini, Zio Malak mi ha chiamato e mi ha portato in una grotta dove c’erano Alice e Patti ad aspettarmi.
Alice mi ha cambiato il verbo, il quadratino di legno, da “esplorare” a “fare”.
Poi mi ha cambiato anche la coda: sono passato da coda fulva a coda marrone, cioè sono cresciuto.
Poi siamo rientrati e abbiamo giocato in palestra.
Poi siamo andati a dormire, e il giorno dopo siamo tornati a casa, dopo aver preso il treno.
È stata una magnifica esperienza!
Grazie a tutti i miei capi e a tutti i miei compagni Castorini, presenti e passati, per aver passato questi tre anni bellissimi.
Giovanni

Un anno da scout vissuto da genitore

Un altro anno da scout vissuto da genitore sta per finire, e per me è il quarto.
E se è vero che, da un lato il tempo vola, dall’altro restano indelebili i ricordi, di cui anche questo anno ne è pieno.
Due su tutti: per primo l’emozione provata in quella serata piovosa di fine settembre durante il passaggio di Lorenzo dai “mitici” castorini ai Tiko. In famiglia se ne parlava già dall’estate con Lorenzo, combattuto come noi tra l’entusiasmo di vivere questo cambiamento, e la paura di lasciare per sempre il “fantastico mondo dei castori” condiviso intensamente per due anni con il fratellino Tommaso: dunque un doppio distacco con io e Federica a chiederci “chissà come la vivranno i due fratellini”?

Le nostre preoccupazioni sono state fugate in un attimo. Lorenzo si è inserito nei Tiko alla grande, e Tommaso si è responsabilizzato di più senza il fratello maggiore con il risultato finale che oggi entrambi sono ancora più maturati e convinti nel proseguire le loro attività scoutistiche.
L’altro momento che ricordo con grande piacere è stata l’organizzazione a gennaio della “cena medioevale” per raccogliere i fondi necessari per poter realizzare al meglio la trasferta dei nostri bambini ad Ostia e Roma di marzo. Ma al di là del piacere di condividere con gli altri genitori ed i capi l’organizzazione dell’evento, volevo sottolineare lo spirito di solidarietà interno che si vive in queste occasioni, dove si ricorre ad opere di autofinanziamento a supporto delle varie attività il cui principio ispiratore è quello di “cavarsela da sé e tra sé”, donando poi ciò che avanza anche agli altri. Ritengo questa un’esperienza di grande crescita sia a livello personale che sociale.
Infine concludo ringraziando, penso a nome di tutti i genitori, i nostri “angeli capi”, che di generazione in generazione ci ripropongono, attualizzandolo all’epoca in cui si vive, quello stile di vita tipico degli scout, fatto e permeato da principi fondamentali quali la solidarietà, la condivisione, la fiducia nell’altro, il rispetto dell’ambiente, la carità. Io posso garantire tutto ciò perché sono stato lupetto 40 anni fa: era un’altro mondo ma quegli “angeli” di allora sono gli stessi di oggi con un nome diverso.
Grazie di cuore

 
Emanuele

Incontro di Primavera ad Ostia Antica

CGACari lettori questa esperienza la vogliamo condividere con voi.
La nostra avventura è iniziata alle 06:30 di venerdì mattina (04 marzo 2016) in sede.
Alle 07:00 siamo partiti con il pullman.
Abbiamo fatto delle tappe e poi abbiamo visto dei film.
Poi siamo arrivati a Ostia Antica con il pullman.
Poi ci siamo recati in una sede di scout.
Poi abbiamo preso dei treni e la metropolitana per andare a Roma a trovare il Papa ma non si è fatto trovare, sarà andato a cena da qualche altra parte.
Poi siamo andati al primo MC di Italia e fanno cibo buonissimo di Roma.
Poi siamo ritornati in sede degli altri scout e abbiamo preparato i sacchi a pelo e abbiamo dormito.
Sabato mattina è arrivato il nostro amico Morf e ci ha sparso la polverina magica rossa.
Poi sono arrivati gli scout castori di Terra di Betulla e abbiamo fatto il cambio coda.
Poi abbiamo conosciuto Rè Artù e ci ha detto qualcosa di importante.
Poi ci hanno diviso in capanne.
CGARomaNel pomeriggio abbiamo fatto dei lavoretti.
Di sera abbiamo fatto una cena da Rè Artù.
Domenica mattina abbiamo fatto un gioco bellissimo.
Il Rè Artù ci ringrazia perché abbiamo salvato il castello dai Barbari e ci ha nominato cavalieri.
Poi siamo andati a Messa.

 
Code marroni Castorini Grande Alce

Realizzare i nostri sogni

Ciao, mi chiamo Sofia e sono una Castorina coda nera della Colonia “Grande Alce”. Visto che fra poco ci sarà la grande nuotata vi racconto il mio primo anno scout.
Esattamente un anno fa ho iniziato la mia avventura scout: proprio un anno fantastico… tema di quest’anno “La storia infinita”.
All’inizio dell’anno, una domenica pomeriggio, Patrizia, Zio Malak e Alice ci hanno chiesto di scrivere un nostro desiderio su un aeroplanino di carta, li abbiamo messi in uno scrigno di legno e quando è stata l’ora di leggerli per magia erano scomparsi. Al loro posto abbiamo trovato un medaglione raffigurante due serpenti intrecciati a cerchio.
Abbiamo iniziato la nostra avventura esaudendo il desiderio di Elisa di essere regina per un giorno: siamo andati al castello dei Gonzaga a Fagnano Olona dove una regina ci ha raccontato la leggenda del serpente dei Gonzaga e ci ha fatto visitare il castello. A fine giornata la regina del castello è entrata nel libro magico di fantasia.
Abbiamo poi scoperto che avevamo il compito di salvare, attraverso i nostri sogni, il mondo di fantasia. È stato un anno molto interessante e, attività dopo attività, abbiamo esaudito tutti i desideri, i più disparati. C’era chi voleva essere calciatore: tutti abbiamo giocato una vera partita con tanto di divise e scarpe coi tacchetti. C’era chi voleva essere cavallerizza e siamo andati tutti a cavallo in un maneggio e in quell’occasione abbiamo anche visitato (per soddisfare il desiderio delle veterinarie) un cagnolone che sembrava un leone.
C’è stato chi, invece, si è trasformato in pilota d’aereo, chi in pizzaiolo, chi in maestra o chi ha provato a guidare un treno. Insomma esaudendo desiderio dopo desiderio, siamo arrivati al campo estivo che si è svolto a Corna Imagna.
Una settimana intensa ma molto divertente, abbiamo ogni giorno superato varie prove e concluso il nostro tema dell’anno anno di colonia, salvando la regina e tutto il mondo di Fantasia dal nulla!
Adesso che si avvicina il momento dei passaggi sono molto emozionata ma anche un po’ triste, perché dovrò lasciare i castorini con i quali ho vissuto splendide avventure…
Mi auguro di trovare nuovi amici che mi aiutino a vivere ancora un anno ricco di emozioni come quello passato.
Ciao ciao, a presto,
Sofia

Essere pronti per essere utili: una Castorina racconta la sua esperienza


Essere pronti per essere utili vuole dire tante cose diverse: essere preparati per aiutare qualcuno, essere attenti ai bisogni degli altri, avere sempre con sé cose utili agli amici, avere l’equipaggiamento giusto per intervenire, sapere che cosa vuol dire prestare aiuto e sapere come farlo, allenarsi a dare una mano al prossimo, saper capire quando qualcuno ha bisogno e pianificare le proprie azioni per arrivare in tempo per aiutare chi ha necessità.
Per esempio, a scuola, io prima di tutto cerco di vedere quando una mia compagna di classe non ha qualcosa, tipo i colori, e le dico: «Tieni, te li presto». Oppure se non ha capito una spiegazione della maestra, le ripeto che cosa ha detto l’insegnante in modo che lei lo capisca. Così come mi è capitato di ricevere in prestito i pennarelli o che un mio compagno mi aiutasse a capire il significato del compito da fare in modo che io a casa non lo facessi sbagliato.

Quando siamo a ginnastica, a danza o stiamo facendo altri sport e un mio amico non riesce bene a fare un percorso oppure un esercizio, io cerco di insegnargli come si fa, facendoglielo vedere o spiegandoglielo a voce. La maestra fa lo stesso con me quando io non ho capito un movimento.
A casa, so che alle 8.15 si mangia e quindi io di solito preparo la tavola in anticipo in modo che si possa cenare senza aspettare, evitando così che il mangiare si raffreddi. A me invece mamma e papà danno i soldi per pagare le cose della scuola.
Al parco giochi, quando vedo che mio fratello non riesce a salire sull’altalena perché è troppo piccolo, io lo alzo un po’ in modo che lui ci riesca. Mentre una mia amica mi ha aiutata ad avere il coraggio di saltare giù da una panchina un po’ alta.
Agli scout, quando una mia amica vorrebbe un mandarino, ma sua mamma si è dimenticata di metterlo nel suo zaino, io condivido il mio con lei oppure, se ne ho due, ne offro uno a lei. Nello stesso modo, ricevo le caramelle da chi ne porta un sacchetto per tutti.

Fare parte dei Castorini mi ha aiutata a imparare come aiutare gli altri, facendo le cose che ho scritto. L’ho imparato quando i capi scout si sono travestiti da vari personaggi – come lo scolaro, la fata o il pastore – e ci hanno detto: «Voi volete aiutarci?». Il pastore aveva bisogno di preparare il pane per Gesù. Lo scolaro e la fata ci hanno messo in alcune capanne con dei lavori da fare, tipo il giardiniere nell’orto. Da parte loro, i capi scout sono sempre pronti ad aiutarmi, per esempio quando mi reggono mentre cammino sulla corda.
Inoltre, nei pernottamenti in varie case che ci hanno ospitato, ho imparato a prestare la saponetta ad alcuni miei compagni che non l’avevano, l’asciugamano a chi aveva le mani bagnate e il fazzoletto a un altro Castorino che doveva soffiarsi il naso. A mia volta, ho ricevuto in prestito le ciabatte per andare in bagno, perché mia mamma si era dimenticata di mettermele nello zaino e io mi ero scordata di ricordarglielo.

Quindi, essere pronti per essere utili è una cosa bella, come quelle che io vi ho raccontato.

Diana Milani